Page 23 - STORIA DI UN EX OSPEDALE DAVANTI AL MARE E DELLA SUA SPIAGGIA
P. 23

Alla scoperta di un nuovo ambiente
Questa spiaggia dove da bambini giocavamo a costruire fortini, agli indiani usando quello che raccoglievamo e che era il nostro luogo di aggregazione è cambiata molto da allora. L’ho ritrovata molto più ricca di vegetazione. Ho riconosciuto alcune piante, ad esempio quella che produceva le palline ricoperte di spine con cui ci pungevamo spesso e che cresceva in tutti i punti della spiaggia. Sono rimasto stupito dalla velocità di questa trasformazione. Una studiosa che conosce profondamente quest’area, anche lei molto legata ad essa e all’ospedale come ex paziente, mi ha spiegato che questo è un ambiente ricco e complesso come quello presente sulle coste atlantiche della Francia, della Spagna e nell'area mediterranea sulle coste del Veneto e dell'Emilia-Romagna e che accoglie specie rare. Mi ha spiegato poi che la velocità della trasformazione che avevo notato è dovuta alla capacità degli organismi che vivono sui litorali di riprendersi con grande velocità al contrario di una quercia che avrebbe bisogno di un tempo molto lungo. Mi ha fatto osservare che gli anni di abbandono stanno agevolando anche il riformarsi di dune e mi ha accompagnato alla scoperta dell’ambiente naturale dove inizia la seconda parte del nostro viaggio. Insieme a Giovanna scopriremo un paesaggio che solitamente passa inosservato e ne incontreremo i vari e particolari “abitanti”.
Come si forma una spiaggia?
Il nostro percorso ha inizio dall’osservazione della fascia costiera, il territorio tra mare e terra, nel caso del Lido di Venezia sabbioso e molto particolare perché ci sono grandi fiumi, dal Tagliamento al Piave, al Po, all'Adige che portano molti sedimenti. L’ambiente costiero si forma e trasforma continuamente attraverso la combinazione di fenomeni di erosione e sedimentazione. Il mare attraverso le onde, le maree, le correnti e il vento che ammassa la sabbia dando origine alle dune, riserva naturale di sedimento, lo modellano continuamente. Anche il comportamento dell'uomo ha la sua influenza,
21


































































































   21   22   23   24   25